Sistema integrato di pianificazione e controllo interno delle performance

Con le recenti novità normative (D.L. 174/2012 convertito in Legge 213/2012) il legislatore ha voluto rafforzare gli strumenti di controllo di gestione e delle performance degli enti locali. Base di questo sistema rimangono sempre la pianificazione e la programmazione, ovvero la capacità delle amministrazioni di individuare gli obiettivi che si desidera conseguire in uno specifico intervallo temporale, predisponendo i mezzi necessari quali risorse finanziarie, risorse tecnologiche, umane, oltre che le modalità di azione ed i percorsi gestionali per raggiungere le mete prefissate.

Il quadro normativo

Nella nostra attività di affiancamento e consulenza sulle tematiche della misurazione e del controllo, abbiamo potuto focalizzare le esigenze fondamentali dei Comuni. Il primo e più complesso aspetto, è quello di avere come punto di riferimento una normativa in continua evoluzione e sempre più stringente, con richieste di reportistica, di informazioni sui risultati della gestione che impongono agli Enti di rimanere costantemente aggiornati ed in linea con quanto richiesto. Si riporta, in sintesi la normativa vigente in materia:

  • DLgs n. 150/2009: introduzione del sistema di misurazione e controllo dell’attività delle Pubbliche Amministrazioni;
  • Delibera CIVIT n. 104/2010: definizione dei sistemi di valutazione e misurazione della performance;
  • Delibera CIVIT n. 105/2010: linee guida per la predisposizione del Programma triennale per la trasparenza e l’integrità previsto dal DLgs n. 150/2009;
  • Delibera CIVIT n. 1/2012: linee guida relative al miglioramento dei Sistemi di misurazione e valutazione della performance e dei Piani della performance;
  • Delibera CIVIT n. 3/2012: linee guida per il miglioramento degli strumenti per la qualità dei servizi pubblici;
  • Delibera CIVIT n. 6/2013: linee guida relative al ciclo di gestione della performance per l’annualità 2013;
  • Delibera CIVIT n. 72/2013: approvazione del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA);
  • D. L. 174/2012 convertito in Legge 213/2013 che hai introdotto i seguenti obblighi modificando il D.lgs. 267/2000:
    • Introduzione art. 147 Ter del TUEL: per EELL con ab.>100.000 abitanti in fase di prima applicazione, a 50.000 abitanti per il 2014 e a 15.000 abitanti a decorrere dal 2015: definizione di metodologie di controllo finalizzare alla rilevazione dei risultati. Possibilità di esercitare in forma associata la funzione di controllo;
    • Introduzione art. 147 Ter del TUEL: introduzione, secondo la propria autonomia organizzativa, di metodologie di controllo strategico finalizzate alla rilevazione dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti, degli aspetti economico-finanziari connessi ai risultati ottenuti, dei tempi di realizzazione rispetto alle previsioni, delle procedure operative attuate confrontate con i progetti elaborati, della qualità dei servizi erogati e del grado di soddisfazione della domanda espressa, degli aspetti socio-economici.
    • Introduzione art. 147 Quater del TUEL: Introduzione di controlli da parte degli EELL >100.000 abitanti in fase di prima applicazione, a 50.000 abitanti per il 2014 e a 15.000 abitanti a decorrere dal 2015 sulle società non quotate. Obiettivi gestionali, rapporti finanziari, monitoraggi;
    • Introduzione art. 147 Quinquies del TUEL: Viene introdotto il controllo sugli equilibri finanziari, ivi compresi gli effetti che derivano dall’andamento finanziario degli organismi gestionali esterni;
    • Completa modifica dell’art. 148 del TUEL: Previsto un nuovo Controllo della Corte dei Conti finalizzato alla legittimità e regolarità delle gestioni e al funzionamento dei controlli interni volto al rispetto delle regole del pareggio di bilancio.
  • DL 95/2012 art. 5: in base al quale l’attribuzione del trattamento accessorio è collegato alla performance individuale sulla base di criteri di selettività e riconoscimento del merito;
  • Legge 190/2012 e Piano Nazionale anticorruzione che intendono perseguire, tramite un sistema integrato di controlli, i tre seguenti obiettivi principali nell’ambito delle strategie di prevenzione:
    • ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione;
    • aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione;
    • creare un contesto sfavorevole alla corruzione.

Il contesto specifico le esigenze dell'Ente

In base alla nostra esperienza nell’attività di affiancamento e consulenza sulle tematiche della misurazione e del controllo, abbiamo elaborato un percorso intersettoriale che unisce le diverse esigenze dei nuovi modelli integrati di gestione della performance, insieme alla struttura organizzativa e all’OIV. La finalità della nostra proposta è quella di far acquisire al personale dell’Amministrazione di un “metodo” e di un “sistema” in grado di fissare gli elementi per la misurazione, in prima battuta, proprio dell’attività ordinaria e quindi dei programmi ed obiettivi dell’Ente. Saranno individuate, quindi, le attività rilevanti per le diverse strutture e, per ognuna, saranno identificati degli indicatori da condividere con la struttura organizzativa. Questo primo step rappresenta un passaggio fondamentale per la realizzazione del nostro progetto complessivo.